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tratto da: http://www.amando.it/societa/attualita/condividere-combattere-crisi.html

Di seguito il secondo paragrafo che ho tradotto e che offro alla vostra attenzione.
Chi vuole può inviare i suoi commenti anche a questo indirizzo email: karmapa54@gmail.com:
Il nostro proposito condiviso

“A che scopo?”
Questa è la domanda che voi dovete imparare a porvi in rapporto ad ogni cosa.
Qual è lo scopo?
Qualunque esso sia
dirigerà automaticamente i vostri sforzi.

Quando prendete una decisione su un proposito
allora avrete preso una decisone
sui vostri sforzi futuri,
una decisione che rimarrà operante
a meno che non cambiate la vostra mente.


Lo scopo appartiene alla mente.
E le menti possono cambiare come desiderano.

La mente di coloro i quali condividono uno scopo è come un’unica mente.

il potere della nostra motivazione collettiva va al di là di ogni immaginazione,
ma non al di la della realizzazione.
Quello che possiamo realizzare insieme non ha limiti.

Voi vedrete il vostro valore
attraverso gli occhi dei vostri fratelli,
e ognuno è liberato poiché scorge il suo salvatore
al posto dell’aggressore che pensava di avere di fronte.
Attraverso questa redenzione il mondo è liberato.
Questa è la vostra parte di portatori di pace.
Poiché vi siete chiesti qual è la vostra funzione qui,
e avete trovato la risposta.
Non cercate di cambiarla né di sostituirla con un altra meta.
Accettate questa e servitela con buona volontà.

La meta è chiara,
ma ora avete bisogno di determinati metodi per raggiungerla.
Dipende soltanto da questo,
dalla vostra buona volontà di praticare passo dopo passo.
Ognuno di essi vi aiuterà un poco,
ogni volta che verrà trovato.
E questi passi tutti insieme vi porteranno dalle meraviglie della ragione giudicante alle meraviglie del perdono e fuori
dal dolore e dalla paura.

Noi abbiamo una missione qui
non siamo venuti per rinforzare
la follia nella quale una volta credevamo.
Facciamo in modo da non dimenticare la meta
che abbiamo accettato.
E’ ben oltre la felicità che potremmo raggiungere.

Fammi ricordare qual è il mio proposito.
(tratto da “A Gift of Peace” selection from “a Course in Miracles” a cura di Frances Vaugham e Roger Walsh, Jeremy P. Tarcher, inc Los Angeles, 1986, )