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“Quando un ruscello scorre, molti altri confluiscono in esso, ed insieme agli acquazzoni contribuiscono a nutrirlo. Così è per noi: Dio continuamente ci fornisce la saggezza per scoprire nuovi canali perché il bene sia sempre più presente nelle nostre vite.
Oggi rendo grazie perché fluisco pian piano, all’unisono con la vita, ed ogni mio bene viene a me in sovrabbondanza.”
Tratto da: Eileen Caddy: “108 Meditazioni di Findhorn” ed. Amrita, Torino, 1980.
Riuscire ad essere come un ruscello e imparare a scorrere, sapendo che la nostra meta è il mare. Questo fa parte del nostro destino, della nostra essenza più profonda. Quanti di noi, invece vivono la loro vita immersi in un condizione di staticità, di passività!
Quanti miei amici o pazienti alla mia domanda di cosa sia successo nella settimana, mi rispondono “niente”, come se la natura si fosse improvvisamente fermata e i fiumi avessero smesso di scorrere e i pianeti avessero smesso di girare attorno ai soli.
La dinamicità del cambiamento è l’essenza della nostra realtà!
Noi esseri umani-fiumi o ruscelli o rivoli, comunque portatori di acqua dobbiamo sapere che l’acqua che conduciamo appartiene a Dio e che è nostro compito farla scorrere e donarla a tutti e sapere che dobbiamo scorrere e fluire perché tutti possano fare altrettanto.
Con amorevole consapevolezza.

Fonte immagine:http://www.soulwomanphoto.com/blog/reportage/irlanda-le-torc-waterfall-e-il-killarney-national-park/