La sub personalità del super eroe e la dipendenza dal rischio estremo.
La psicosintesi differenziale afferma che esistono sette tipi caratteriali umani e questo ci può aiutare a meglio comprendere la psicologia delle dipendenze patologiche o evitabili. Vediamo, come esempio, il ruolo svolto dal tipo volontà e potere nell’instaurarsi della dipendenza dal rischio estremo quando la sua energia viene distorta e pervertita.
“L’energia del primo tipo manifesta la tendenza a distruggere le vecchie forme quando queste diventano obsolete e inutili o dannose ed agisce, con potente energia dinamica, verso questa direzione. Dopo avere operato in questo senso, la stessa energia si può manifestare nella costruzione di altre forme, diverse, nuove. Non sempre, ovviamente, questa funzione viene svolta consapevolmente. Il primo tipo umano manifesta la propensione a raggiungere i suoi obiettivi con ferma determinazione, esprimendo una volontà ferrea e inarrestabile.” (C. Percipalle, “Sai chi sei. Introduzione alla psicosintesi differenziale.” Euno Editore Enna, 2011.)
Se il soggetto è poco evoluto desidera dominare gli altri, essere il protagonista sulla scena. È egoista, caparbio, ostinato. Si isola spesso, non ha bisogno degli altri e diffida di loro, li tiene a distanza per poterli dominare meglio. E’ spesso inutilmente distruttivo, crudele, malvagio.
“In questi soggetti le energie del primo tipo si esprimono a livello mentale e a livello emozionale determinando comportamenti che rischiano di sfociare in patologie psichiche dissociative (paranoia, deliri di persecuzione, gelosia, ipertonia dell’umore). Questi soggetti possono abusare soprattutto di sostanze psicoattive stimolanti ed eccitanti quali cocaina, amfetamine e, più raramente, alcool.” (id.)
Il primo tipo a livello fisico è impulsivo, non possiede mezze misure, si lancia in avventure e in sfide impegnative, spesso con insensatezza. E’, quindi, un potenziale dipendente dal rischio estremo, come vedremo più avanti.Mi pare il caso di sottolineare che gli individui più soggetti a manifestazioni patologiche sono quelli che si trovano ad un livello evolutivo basso o medio. Questo significa che più un individuo si trova in uno stadio evolutivo elevato o meglio in una condizione di “stabile evoluzione” e più facilmente saprà gestire i suoi conflitti interiori e quindi difficilmente andrà incontro a disturbi psichici e meno avrà bisogno di usare sostanze psicoattive.
La dipendenza dal rischio estremo si esprime attraverso la sub personalità del “guerriero estremo” e si attiva in questi tipi i quali aspirano alla prodezza , all’atto eroico, a spingersi oltre i loro limiti e a mettere a repentaglio la loro stessa vita. Andare oltre i limiti è un atto che assume un valore esistenziale che, cioè, giustifica l’ esistenza di questi soggetti e allo stesso tempo è da “esempio” per gli altri che osservano l’evento e sostengono il fatto eclatante compiuto dal nostro “eroe” proiettandolo in un’orbita narcisistica ed esibizionistica. Quello che avviene è il distinguersi, il dire io sono altro da voi io sono in grado di fare quello che voi non osate attuare. In questa fase in primo tipo realizza il dominio su se stesso e solo indirettamente sugli altri. È un dominio che lo pone al riparo da colpi di mano, da critiche distruttive e da competizioni a meno che non incontri un altro primo tipo e, allora, la sfida si fa avvincente e rischia di divenire una dipendenza quando riempie la vita di quei significati che il nostro soggetto non trova altrove. Tutto scompare di fronte alla sfida e anche la vita e la morte non sono più opposti ma riuniti dallo stesso esaltante circuito energetico. La vita è il rischio, rischiare è la vita e avere sotto controllo questo rischio significa avere sotto il proprio dominio la vita e la morte. Ecco che allora questa dipendenza si manifesta nelle sue molteplici e rischiosissime pratiche: lanciarsi da un ponte legati ad un elastico, discendere da una montagna innevata scivolando su una tavola, tentare di liberarsi dalle catene prima di morire annegati, in una vasca trasparente piena di acqua, davanti a centinaia di persone, saltare dalle terrazze dei palazzi ecc.
Abbiamo parlato più sopra di sub personalità e questo ci aiuta a comprendere il fenomeno delle dipendenze patologiche. In questi casi vediamo comparire la sub personalità del “guerriero estremo” ma anche la sub personalità, molto simile, che possiamo definire del “super-eroe”. Soprattutto questa ultima sub personalità rappresenta una costante presenza in molte dipendenze, soprattutto da sostanze tossiche. Questo ci introduce all’interno di una interessante riflessione. In realtà molte sub personalità sono distorsioni, perversioni, pervertimenti di archetipi dell’inconscio collettivo che, spesso, sono stati visti come apportatori di bene e protettori di deboli e oppressi. La sub personalità del super eroe è come se originasse da una “forma pensiero” collettiva caratterizzata da una manifestazione tipologica di primo tipo profondamente distruttiva che, in seguito, si esprime, incistandosi nella debole coscienza del soggetto dipendente fino a rischiare di condurlo alla sua auto distruzione. Si tratta, quindi, di una sub personalità auto distruttiva il cui scopo, a differenza di altre sub personalità, non è preservare se stessa a scapito dell’io ma, purtroppo, condurre il soggetto, all’interno del quale si trova allignata, alla sua distruzione e morte. Tutto questo rappresenta un contrasto apparente con la natura delle sub personalità le quali, anche se in forma distorta e perversa, tentano di mantenere una loro energia vitale o vitalistica. In questo caso, invece questo non avviene perché prevale l’energia distruttiva di primo tipo che, quindi esprime una sua peculiarità che domina la stessa tipologia di base, originaria del soggetto. Detto in altri termini il nostro soggetto è affetto da una dipendenza distruttiva di primo tipo anche se nel suo carattere questa tipologia può essere assente. Questo avviene perché sappiamo che, nella realtà qualsiasi soggetto può esprimere tipologie che non gli appartengono e non sono presenti nel suo carattere basta che ne sia sufficientemente influenzato. Stiamo parlando di una energia distruttiva presente, quindi, a livello del nostro stesso inconscio collettivo e che forse qualcuno cerca di indurre e manipolare a suo vantaggio probabilmente adoperando ad arte certi media e utilizzando messaggi vari provenienti da immagini e produzioni audio visive create ad arte. Da questa energia perversa distruttiva dobbiamo difenderci elaborando le necessarie difese psichiche che nascono primariamente dallo sviluppo della giusta consapevolezza e conoscenza del problema e incrementando le energie opposte e contrarie che sono espressione della nostra volontà creativa di agire amorevolmente e di fare il bene per il maggior numero possibile di creature, per costruire una umanità migliore in un mondo migliore.