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Roberto Assagioli
Si fa un gran parlare oggi di svariate leggi che governano la nostra natura interiore e il mondo che ci circonda, fra queste la legge di attrazione, “attrae” particolarmente molta gente, soprattutto nel suo versante materialistico, inteso come capacità di richiamare amore, amicizia e, soprattutto, soldi.
Questi risvolti materiali di leggi profondamente spirituali potrebbero stravolgerne il senso e indurre comportamenti e prassi che nulla hanno a che vedere con una reale ricerca interiore. Assagioli, invece, ci descrive dieci leggi psicologiche (tratte dal suo “L’atto di volontà”, Astrolabio, Roma 1977) che sono estremamente importanti nel processo di autoconoscenza e di sviluppo del potenziale umano:
1. Prima legge – Le immagini o figure mentali e le idee tendono a produrre le condizioni fisiche e gli atti esterni ad esse corrispondenti.
2. Seconda legge – Gli atteggiamenti e i movimenti e le azioni tendono ad evocare le immagini e le idee corrispondenti, queste, a loro volta (secondo la legge seguente) evocano e rendono più intense le emozioni e i sentimenti.
3. Terza legge – Le idee e le immagini tendono a suscitare le emozioni ed i sentimenti ad esse corrispondenti.
4. Quarta legge – Le emozioni e le impressioni tendono a suscitare ed a intensificare le idee e le immagini ad esse corrispondenti o collegate.
5. Quinta legge – I bisogni, gli istinti, gli impulsi e i desideri tendono a produrre le immagini, le idee e le emozioni corrispondenti. Immagini ed idee, a loro volta (secondo la prima legge) suggeriscono le azioni corrispondenti.
6. Sesta legge – L’attenzione, l’interesse, l’affermazione, e la ripetizione rafforzano le idee, le immagini e le formazioni psicologiche su cui si accentrano.
7. Settima legge – La ripetizione degli atti intensifica la tendenza a compierli e rende più facile e migliore la loro esecuzione, fino a che si arriva a poterli compiere inconsciamente.
8. Ottava legge – Tutte le varie funzioni, e le loro molteplici combinazioni in complessi e sub-personalità, mettono in moto la realizzazione dei loro scopi al di fuori della nostra coscienza, e indipendentemente da, e perfino contro, la nostra volontà.
9. Nona legge – Gli istinti, gli impulsi, i desideri e le emozioni tendono ad esprimersi ed esigono espressione.
10. Decima legge – Le energie psichiche si possono esprimere: 1. Direttamente (sfogo-catarsi); 2. Indirettamente, attraverso un’azione simbolica; 3. Con un processo di trasmutazione.
Commentiamo queste leggi di Assagioli ed iniziamo dalla prima di queste. Seguiranno gli altri commenti.

– Partiamo dalla ”Prima legge: – Le immagini o figure mentali e le idee tendono a produrre le condizioni fisiche e gli atti esterni ad esse corrispondenti.”
Parliamo di immagini o figure mentali che sono interne alla nostra coscienza che, quindi, noi siamo in grado di produrre o evocare o creare. Questo ci ricollega immediatamente alla funzione dell’immaginazione che fa parte delle sette funzioni dell’io. Questa funzione deve essere usata consapevolmente sapendo quanto enunciato da questa legge: le immagini che creiamo dentro di noi tendono ad agire nel mondo fisico e producono gli atti corrispondenti. Come dire che se creiamo immagini interiori negative queste produrranno nel mondo fisico atti negativi mentre, se attiviamo dentro di noi immagini positive, l’esito sarà positivo. Dovremmo, allora, consapevolmente fare attenzione ai contenuti immaginifici della nostra coscienza. Riflettiamo sul fatto che queste azioni, consequenziali alle nostre immagini, agiscono a livello fisico sia su noi stessi e, cioè, anche sul nostro corpo, sia sulla realtà esterna, nelle relazioni con gli altri e con la natura. Un’altra riflessione parte dalla constatazione che, molto spesso, queste immagini provengono dal mondo esterno e entrano nella nostra coscienza (filtrate, o non filtrate, dal nostro sistema percettivo) e ritornano, quindi, all’esterno producendo gli atti corrispondenti, probabilmente, senza che noi ne siamo consapevoli.
Mi sembra evidente comprendere i rischi che, ogni giorno, corriamo essendo immersi in una società dell’immagine che ci bombarda continuamente di ogni sorta di immaginifica percezione con scopi che possono non appartenerci e che, spesso, nascondono interessi commerciali o ideologici o di mera propaganda politica o religiosa o altro.
Iniziamo, allora, imparando a filtrare tutte le immagini che ci vengono dal mondo dove viviamo attuando una sorta di attenzione consapevole verso di esse e cercando di comprende il vero messaggio che veicolano. Mi riferisco, soprattutto, ai messaggi pubblicitari che, come sappiamo, apparentemente propongono inviti ad acquisti di varia natura ma in realtà, spesso, veicolano messaggi di altra tipologia che invitano a comportamenti e stili di vita che possono non essere i nostri ma che noi incorporiamo passivamente ed inconsapevolmente. Tutto ciò determina un vero e proprio furto della nostra immaginazione che viene sostituita da immagini esterne a noi che ci inducono a comportamenti e ad azioni che possono non appartenerci.