Veloci si immergono
Fra cascate di sguardi
E volti immacolati
E in attesa rimangono,
di cenni sublimi
di strie cangianti
di tracce nei cieli infuocate
di carezzevoli gocce
di piogge mattutine.
Sono anime adesso immote
Beatamente condotte
Dalla Luce Divina
Verso i loro tenui risvegli
Anelati dalla Terra
E attesi da bambini
Abbarbicati su aguzzi scogli
E i loro sguardi di cristallo,
Trasparenti note nelle sere di ottobre,
Tracciano la fine delle ere
E liberano, attoniti, il gioco delle ombre.