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Commenti psicosintetici agli aforismi del Buddha.
(dal Canone Buddhista)

– 76.
Spuntano doni del cielo
stando in compagnia
di chi è saggio e perspicace
di chi con accortezza offre
dissuasione e consiglio
come guidando a un tesoro nascosto.

Inizio con questo aforisma la serie di commenti psicosintetici al Dhammapada dal Canone Buddhista. I miei commenti sono sempre volti a fare comprendere l’intimo significato delle parole del Buddha in relazione alle problematiche del nostro tempo.

Questo aforisma evidenzia la necessità di stare in compagnia del saggio. Penso alla nostra società, distorta e disattenta ai segni e sensi dello spirito. Chi può sapere cosa significa saggezza e chi è veramente saggio? Non cercheremo una risposta a questa domanda. È facile trovare definizioni, è difficile guardare al fondo del proprio cuore ma è proprio questo quello che faremo e la nostra guida sarà soltanto l’aforisma che di volta in volta leggeremo. In questo caso si evidenzia che stando in compagnia del saggio spuntano doni dal cielo, cioè, detto usando termini poetici ed ispirati, amorevolezza, quiete, calma interiore, serenità sono alcuni doni celesti che si manifestano quando ci troviamo in compagnia di questi esseri e, quindi questo è già un criterio di discriminazione. Quanti cosiddetti saggi, invece, ispirano avversione, odio, contrapposizione ed esaltazione delle differenze a scapito delle similitudini? Ciò che divide e separa non è saggio.
Non dimentichiamo, inoltre, che ognuno di noi coltiva e mantiene dentro di sé il suo proprio “SAGGIO INTERIORE” che è espressione dei contenuti del Sé transpersonale. È possibile e auspicabile imparare a contattare il nostro saggio interiore mediante la meditazione e mediante azioni virtuose e costruttive volte all’edificazione del bene individuale e collettivo.
Il Saggio (sia dentro che fuori di noi) rappresenta la guida per la scoperta del nostro tesoro nascosto, cioè delle nostre enormi potenzialità inutilizzate che si scoprono e si acquisiscono con l’autocontrollo (dissuasione dal compiere atti malvagi e negativi) e, infine la perspicacia che è la porta della conoscenza, della mente superiore, intuitiva ed ispirata, retaggio dei reami dell’Anima.